Un anno fa ebbi l'onore immenso d'incontrare il Giullare del piu' inventivo, osteggiato e colto teatro...
L'inventore del Grammelot, una lingua, che unisce vari dialetti, per questo e per la sua mimica veniva capito da tutti.
Persona di un'umiltà infinita...
Persona di una cultura immensa...
Persona di una vivacità espressiva intellettuale e mentale da rimanere a bocca aperta...
Si, ho conosciuto il grande grandissimo Dario Fo.
L'ho conosciuto in un'asta dei suoi quadri, messi in vendita il cui ricavato e'stato tutto donato in beneficenza all'associazione fondata da Lui, dalla sua adorata moglie Franca Rame e da suo figlio Jacopo,
L'associazione l'ha fondata quando ha vinto il nobel per la letteratura, i soldi che ha ricevuto, ha detto testuali parole..." Franca, ed ora che ne facciamo di tutti questi soldi? E pensandoci bene, facciamo un'associazione per i meno fortunati di noi, noi lo siamo già"...
Ecco chi era Dario Fo, un'artista censurato per anni dalla televisione, Franca Rame e' stata sequestrata e violentata negli anni '70 da estremisti fascisti.
Ma non hanno mai abbassato la testa, non hanno mai fatto patti con nessuno per avere visibilità.
A loro bastava uno scantinato, una piazza e già era teatro....
Quante volte sono stati fermati dalla polizia perché erano contro i "canoni" della chiesa o delle istituzioni, ma niente sono sempre andati avanti.
Mi sento fortunata di aver vissuto quella giornata con un uomo cosi' di grande immensa cultura.
Ci sono quattro cose che mi hanno molto colpito...
La prima, e' stata che nell'intervista ogni due parole veniva fuori il nome Franca...
La seconda e' stata che lui non credeva in Dio ma era ammiratore di Papa Francesco...
La terza e' stata che quando sarebbe morto, voleva essere sepolto sotto un albero vicino alla sua Franca in modo che i rami si potessero intrecciare insieme a quelli di sua moglie e dare linfa vitale agli alberi stessi...
La quarta e che no, non avrebbe voluto morire mai, la morte non voleva che gli si avvicinasse, e per questo gli piaceva la canzone...
Son contento di morire ma mi dispiace
Mi dispiace di morire ma son contento...
Ora il Giullare si riposa vicino alla sua amata Franca, ma e' sempre li, con uno sberleffo, un grammelot nelle sue opere e rimarrà indelebile insieme a Franca, la sua, la loro infinita bravura, a farci ridere, piangere...pensare.
Buon viaggio Giullare.
Fiorella.
1 entrata negli studi della meeting art di Vercelli, di Dario Fo
2 alcune opere del maestro
3 Dario Fo, con dietro la sua seduta, una delle sue più belle opere, "Francesco Giullare di Dio"
4/5 con Fabrizio Guerrini e Pablo Carrara.
(Foto Fiorella)
1 Dario Fo mentre mi autografa un suo libro
2 Dario Fo mentre chiacchiera con un suo ammiratore nel ricordo di una sua rappresentazione a teatro
(Foto prese dalla tv di casa mia da mio figlio)
Il mio tesoro, la firma di Dario Fo nel mio libro
(Foto Fiorella)
P.s. Ora che mi ricordo, mentre mi firmava l'autografo, alla fine si e' tenuto la mia penna...
Mi piace immaginare, e perché non potrebbe essere che con la mia umile penna non possa aver scritto qualche frase, disegno o una lettera dedicata alla sua amata Franca?