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domenica 22 marzo 2020

La nostra memoria.

Premessa.
Quando nel 2011 ho aperto questa mia casetta virtuale, ho subito avuto in mente il nick per essere "riconosciuta".
Il mio nick su Splinder era fiorellasenzaradici...
Il perché e' presto detto,tutte le mie radici erano volate in cielo...
La mia memoria storica fini' in quel 25 luglio 2007...
Certo mi rimangono ancora foto, libri, oggetti, scritti...
Ma...tutto non e' possibile ricordare.

Ora.
Una generazione viene falciata via, da questo nemico che non ha bandiera, non puoi vederlo, non puoi nasconderti ne difenderti...
E qui faccio un mio piccolo appello...
Ragazzi, bambini, figli...
Proteggete i vostri anziani...
Son la vostra memoria storica!
La saggezza!
L'eredità di quello che siete...
Amateli! 
Riguardateli!
Aiutateli!
E non solo, aiutate, aiutiamo, chi non ha nessuno, ora, che siamo in guerra!
Come loro hanno combattuto per noi!
P.s. Grazie Ivy.
Fiorella (fiorellasenzaradici)


7 commenti:

  1. Ovviamente.
    La storia, la saggezza, l'amore... vanno difesi, protetti e preservati!

    Moz-

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  2. Fanno il tampone solo se ti trovi all'ospedale e sei moribondo.
    Credo che gli anziani non vengano nemmeno curati.
    Riguardati.
    Bacio Fiorella.

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  3. XGus,
    non so da dove prendi queste notizie, ma nella mia Trieste tutti vengono curati con professionalità e dedizione.

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  4. Anche a Padova per fortuna.
    Ciao Fiorella

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  5. Nelle case di riposo (RSA) del Cremonese, del Bergamasco e del Bresciano il tasso di mortalità ufficialmente attribuito a influenza e crisi respiratoria si è impennato negli ultimi 10 giorni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo dicono amministratori locali, operatori sanitari, direttori delle strutture e parenti delle persone ospitate.

    Le decine di decessi quotidiani non sono conteggiate dei bollettini da coronavirus, che contano oltre 2.500 morti a livello nazionale. Questi pazienti, infatti, vengono curati dal personale medico all’interno delle case di riposo, non vanno in ospedale e non sono quindi soggetti a tampone.

    L’azienda per la tutela della salute (ATS) della Val Padana, contattata da Reuters, ha risposto che i dati sulla mortalità saranno disponibili solo a fine aprile, confermando però che “le indicazioni ministeriali e regionali stabiliscono che si deve fare esattamente come per chi è al proprio domicilio”.

    “Le indicazioni esplicite sono proprio di non rivolgersi al pronto soccorso e di ricorrere all’ospedale solo quando intervengono importanti sintomi respiratori”.

    La Regione Lombardia, attraverso un portavoce, ha fatto sapere di non voler fare “commenti senza avere tutti gli elementi”.

    NUMERI CHE NON TORNANO
    Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha detto a Reuters che “in 13 comuni, compresa Bergamo, nelle prime due settimane di marzo 2019 c’erano stati 107 decessi. Quest’anno, nello stesso periodo ne sono stati registrati 480”.

    Nello stesso periodo nel comune di Bergamo c’erano stati 56 decessi l’anno scorso contro i 164 di quest’anno, ha detto Gori.

    “C’è un numero significativo di persone decedute la cui morte non è stata ricondotta all’epidemia di coronavirus, semplicemente perché sono morte in casa loro o nelle case di riposo e quindi non è stato fatto loro il tampone”.

    Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, dice che ancora non ci sono “dati analitici, ma sì, sicuramente il tema dell’aumento dei decessi nelle case di riposo c’è”.

    I responsabili delle RSA, avendo ben presente che nelle loro strutture è ospitata la fascia di popolazione più a rischio, già da fine febbraio avevano chiuso i centri diurni e le case di riposo alle visite esterne e ai parenti. All’inizio sembrava aver funzionato, ma negli ultimi 10 giorni è cambiato tutto.

    RSA “DIMENTICATE”
    “Nelle prime tre settimane della pandemia non c’è stato uno scostamento nella media della mortalità nelle case di riposo, ma nell’ultima settimana vedo anch’io un aumento - ha dichiarato Giovanni Scotti, presidente della Fondazione Respiro, una RSA che a Cremona accoglie 420 disabili, in gran parte autistici, e 280 anziani. “Da noi la situazione è molto contenuta. Ma so di altre situazioni in cui c’è stato un grande aumento”.

    “Noi siamo un centro di eccellenza per la cura dell’autismo, e questo genere di pazienti può avere danni gravissimi dall’isolamento, per cui i nostri operatori devono interagire con loro, abbiamo bisogno di mascherine, guanti, camici.

    “Ma le RSA sono state dimenticate, sono state trattate come strutture di serie B. Siamo stati lasciati soli”.

    https://it.reuters.com/article/idITKBN2161IV

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  6. MILANO (Reuters) - Nel campo di battaglia contro il coronavirus in cui si è trasformata buona parte del Nord Italia, c’è un fronte in cui si muore in silenzio, a decine ogni giorno, senza entrare nel bilancio delle vittime da Covid 19.
    Io non mi chiamo Fulvio e nemmeno Max. Io sono Gus.

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  7. Ormai sono diventati tutti inviati di "Striscia la notizia" o "Le Iene": grazie di averci informato! "Mo me sento mejo!!"

    Un abbraccio a te, dolce fiorella...

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