A mi, la me famegia, me ga' insegna' che dal uno al do de novembre, du noti e du dì, se onoran i morti e i Santi.
La tradision dela me famegia, vole, da tempi antichi, che in ste' du noti e du dì, i nostri parenti e amici, che ze passai a megior vita, le se mete le loro foto sul davansal dela fenestra o in un tavolin drento casa.
Se mete un cero, un lumin o na candela, visin ale loro foto, sempre accesa per ste' du noti e du di' per onorar la loro memoria, e la luce porta in ciel tute le nostre pregiere, lacrime, sengiossi e ricordi di amor eterno.
E ricodar a lori che mai se desemtegheremo delle loro aneneme.
Sta vecia, antica tradision, mai la sara' perdua, me fiol, la onorerar sempre.
Fiorella.
P.s. Con la succa, mi, la cusino in forno, bolia o me fasso na' manestra con i risi.
P.s. 2 Traduzione...portate pazienza.
Sta tradision qua a ghe se anca qua da mi,ma a se drio scomparire,du mazzi de fiori soa tomba e via.
RispondiEliminaStame ben:-))
Buondì Blogredire, mi serco de portarla avanti...me fiol la conosse e son sicura che non la desmenteghera'
EliminaAnca ti e tuta la to famegia 🤗💛💖
Bella tradizione che non conoscevo. Io non potendo visitare le loro tombe che si trovano un cinque città diverse, faccio un post sul mio PC
RispondiEliminaUn saluto e un abbraccio
enrico
Metti il traduttore per favore.
RispondiEliminaIl Principe delle Mosche
Da noi a Roma un miliardo di persone si riversano nei cimiteri, luoghi che diventano invisibili fino all'anno dopo.
RispondiEliminaPessima abitudine, un po' come il baraccone di Halloween..
Una bella tradizione da tramandare. Saluti belli.
RispondiEliminasinforosa
mi lori i meterei no drento ma fora (dae bae :)
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