Il vivere all'aria aperta...
Le mie vacanze....
Le mie vacanze....
Il lavorare da quando avevo 11 anni, chiuse le scuole, a badare al pollaio, all'orto che sfamava tre famiglie con i suoi frutti...
Quando alla fine di agosto si incominciava a raccogliere le nocciole, una, ad una, fino a scorticarmi le dita.....4 giornate di terreno da passare....
E quando arrivavano i camion della Ferrero a comprare le nocciole per fare il cioccolato, che festa!!
Finalmente era finita! 42 quintali...raccolti a mano uno per uno uno per uno...
A settembre, poi, c'era la vendemmia, i succulenti grappoli di vino Dolcetto....
A me che non mi e' mai piaciuto il vino, ma papà lo faceva lui, torchiava, metteva nel tino a fermentare e poi nelle botti...il vino più naturale di questo mondo...
Quanto ho odiato essere la "campagnola", l'imposizione era quello che più odiavo, ma lo si faceva...
Ma quel tempo c'erano tutte le mie radici, ed ancora di più.....
Poi il di più, poco per volta e' scomparso...
Poi il di più veniva a trovarti solo per fare la mangiata, e a farsi regalare vino, nocciole e frutti della terra, verdure, e succulente frutta dalle ciliegie, prugne, albicocche e ogni ben di Dio, compresi salami, che papà faceva con il nostro aiuto a gennaio, quando si comprava il maiale intero dal contadino...
Poi, piano piano anche le mie radici si sono poco per volta cancellate.....
Tu che hai fatto cancellate, inferiate, balcone e scala in ferro battuto...
Ho cercato, con l'aiuto di un mio zio che teneva la terra pulita, di tirare avanti....
Non volevo arrivare a questo, papà, scusa, non volevo....
Tu sei sempre stato attaccato alla terra....
Scusa papà, ma non ce la faccio più a tirare avanti....
Devo papà, devo vendere la casa in Via dei Balocchi....
Non ho la possibilità di mantenerla.....
Un' altra ferita nel cuore si aggiungerà, a tante altee....
Devo papà....devo....anche perché l'uomo nero si e rimaterializzato....ed io devo proteggere il mio cucciolo e me stessa....
Ma non solo...
Lo devo per la sicurezza di un domani...
Lo devo per una persona speciale....
DEVO!!!!!!
Ti voglio bene piccola "bicocca" in Via dei Balocchi!
Questo post è molto triste. Gli anni passano e la vita cambia: non possiamo farci niente. Il vino di tuo papà mi ha fatto ricordare le mele del mio: ne portava a casa valanghe e a me non piacevano; le avessi ora!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Paola
Fiorella, mi dispiace un sacco.
RispondiEliminaNon so che altro dirti, davvero.
Anche io ho provato (un poco) questo sentimento, certe volte.
Ti capisco.
Sono cose che succedono, nella vita. Radici che non saranno più concrete, ma fidati, sono sempre qui.
Un abbraccio,
Moz-
Mi spiace tanto, Fiore.
RispondiEliminaUn abbraccio è tutto quello che posso fare qui... ma è forte forte, eh!
FIorella, che brutto doversi staccare da un bene così prezioso..un pezzo di cuore e di vita. Sono però sicura che tuo padre, se sapesse le ragioni validissime per cui la vendi, ti direbbe che fai bene. E vediamo di spaccargli il cu**o a quell'altro...Un abbraccio forte
RispondiEliminaHo letto e mi si è stretto il cuore ..... Fiorella quanto è dura la vita a volte.
RispondiEliminaMi dispiace tanto ... davvero.
Cara amica, leggere questo post mi riempie di tristezza immaginando la sofferenza che provi nel privarti di un bene (non solo materiale) che ha riempito la tua infanzia e la tua giovinezza.
RispondiEliminaVorrei essere lì con te, abbracciarti e dirti che qialsiasi tua scelta se fatta per cercare un benessere tuo e di tuo figlio non è mai sbagliata. Anzi al contrario. Sono sicura che il tuo babbo approva anche dal cielo.
Ti mando un baciobacio davvero di cuore.
PS sai mi sorge ancora di più un magone confrontando i tuoi post scritti con dolore e quelli, che leggo su altri blog, così superficiali e banali, dove si ostenta a tutti i costi una serenità che oggi non c'è...Mah!
Dolce notte amica mia
Bellaaaaaa....
RispondiEliminaBaciobacio
Cara Fiorella, i ricordi sono nel nostro cuore e niente e nessuno potrà strapparli.
RispondiEliminaLa casa che ti ha visto crescere e diventare donna sarà sempre parte di te.
Ora, privandotene per il futuro tuo e di tuo figlio è una buona ragione per non essere troppo triste,
il tuo papà condividerà sicuramente questa decisione.
Stai serena, non addossarti pensieri e sensi di colpa , è una “buona causa”.
Passo sovente dal tuo blog e ti leggo…
Ti auguro una notte serena, con pensieri belli.
Ciao
Dani
Come ti assicura Anna Di Maria a volte cerchiamo pretesti per affrontare pensieri leggeri, per non rattristarci e non rattristare gli amici che ci leggono. Grazie perché ci apri il tuo cuore, imparando a conoscerti di più. Non dire addio ai ricordi che fanno parte della tua storia. Noi siamo quello che siamo proprio grazie a tutto ciò che abbiamo vissuto. Il tuo papà benedice la tua vita. Bacio.
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