giovedì 31 dicembre 2015
mercoledì 30 dicembre 2015
Cartolina.
sabato 26 dicembre 2015
Mi domando...
giovedì 24 dicembre 2015
IO...sono ANCORA qui!
mercoledì 25 novembre 2015
Non spezzateci le ali.
giovedì 12 novembre 2015
ORIGAMI
mercoledì 4 novembre 2015
PERVINCA
domenica 1 novembre 2015
Come sempre...per sempre.
giovedì 22 ottobre 2015
Da + 89 a - 4!
domenica 4 ottobre 2015
Lettera.
Il cuore e' pesante.
Mi sento come se fossi una foglia staccata dal ramo e che sta cadendo lentamente, lentamente a terra.
No, ho tutto, non mi manca niente, ma tutto e' niente.
Un vuoto dentro...ci puoi sentire l'eco...
Il cuore fa male, ma tanto, e non sapere perché...
O forse lo sai ma la ragione te lo nasconde.
No, non e' depressione, ne tantomeno sono paranoie...
Forse troppa consapevolezza...
Forse troppi sorrisi da pagliaccio...
Trasformati in un impalpabile Pierrot...
Maschere che devo cambiare, ogni momento della mia giornata...
Perché? Per chi mi sta vicino, o, per me stesso?
Per tirare avanti, per essere quello che fa le battute, per non essere battuto?
Un gioco che non vorrei fare, un gioco che come sempre sarò battuto.
Neanche gli occhi mi danno sollievo, lacrime non scendono...
E sono qui, a scrivere a te...perché?
Si, perché...
venerdì 2 ottobre 2015
ROSA.
martedì 29 settembre 2015
Fossili e teste fossili.
“Messo fuori dalla classe perché gay”: la denuncia dei genitori di un 16enne di Monza





«Anche Papa Francesco è stato chiaro sulla questione, figuriamoci se noi ci mettiamo ad emarginare un ragazzo». Non ha esitazioni a parlare di quello che è successo alcuni giorni nella sua scuola il preside di un istituto professionale cattolico di Monza. La madre di uno studente e il patrigno, hanno denunciato che il 16enne sarebbe stato più volte discriminato perché gay. L’ultimo episodio alcuni giorni fa, quando il ragazzo è stato tenuto per una mattinata fuori dalla classe.
«Il caso è scoppiato mercoledì dopo che su un social è comparsa una foto dello studente con un altro ragazzino e la foto è stata segnalata ad un insegnante - spiega il preside - Alcuni suoi compagni sono riusciti a far rimuovere l’immagine, ma la maggior parte ha avuto per lui commenti forti». Nella foto i due mimerebbero un atto sessuale e nella classe lo scompiglio potrebbe andare fuori controllo. Il ragazzino, secondo il preside, rischiava quindi di diventare vittima per tutta la mattinata di angherie ed è per questo che si decide di farlo uscire dall’aula e aspettare la fine delle lezioni in un’altra stanza. «Abbiamo telefonato subito alla madre - dice ancora il preside - ma non ha mai risposto».
Il ragazzino comunque resta a casa da scuola fino alla fine della settimana. Secondo i familiari perché è stato sospeso per due giorni. Un particolare di cui non si ha conferma dalla scuola. Comunque sia, ieri il ragazzo è tornato regolarmente a lezione e nella sua classe. Molto diversa la versione della famiglia. Il patrigno riferisce di aver subito scritto al preside. Non ricevendo risposta (“non ha alcun diritto legale”, replica il dirigente scolastico), si rivolge ad un periodico locale. Nel suo racconto non si limita a segnalare l’episodio della foto, ma denuncia una lunga serie di discriminazioni al quale il ragazzo sarebbe stato sottoposto anche durante lo scorso anno scolastico: temi in cui era costretto a “raccontarsi” e “spiegarsi”, un’espulsione dopo una lite con un compagno. Insomma una situazione un po’ difficile, che la stessa scuola non nega, dal momento che, dice il preside, erano stati avvisati pure i servizi sociali. «Mai visti neppure loro», aggiunge.
In attesa di chiarire cosa sia successo effettivamente una settimana fa (nel pomeriggio madre e patrigno sono stati per ore nella caserma dei carabinieri a Monza), oggi non sono mancate le reazioni sia da parte di associazioni dei diritti civili che di esponenti politici. A cominciare da Equality (“intervenga il Papa”), fino ai esponenti politici. Il deputato del Pd Alessandro Zan chiede l’intervento del Governo, mentre la deputata e responsabile Scuola e università di Forza Italia Elena Centemero, preannuncia un’interrogazione parlamentare. E Arcigay chiede l’intervento del ministero dell’Istruzione, anche se l’istituto si occupa di formazione professionale e rientra sotto la competenza della Regione Lombardia.
Intanto Gay Center segnala un altro caso di discriminazione a Roma, zona periferica di Primavalle.
Un giovane è stato aggredito a pugni e calci, nell’indifferenza delle persone che lo circondavano, da due trentenni che hanno iniziato ad insultarlo al grido «gay di m...». Stava per salire sulla sua auto, parcheggiata nella stessa area dove l’aveva lasciata 8 giorni fa, trovando al suo ritorno una gomma forata. A Rimini denunciati per evasione fiscale i gestori del Classic Club, nota discoteca riminese nel panorama gay italiano associata Arcigay, dopo una verifica fiscale della Finanza per gli anni 2009-12. Per la Gdf l’ente no profit ha esercitato una attività commerciale, beneficiando impropriamente della più favorevole disciplina tributaria riservata alle associazioni non commerciali, con un’imposta evasa di circa 396 mila euro.